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Andrea Marcosano, consigliere comunale
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Riceviamo e pubblichiamo - Grazie, grazie davvero. Sono commosso e onorato di ricevere un riconoscimento tanto ambito quale il Tapiro d'Oro e, soprattutto dietro segnalazione di un magnanimo consigliere d'opposizione.
Già sto pensando dove piazzarlo, se all'ingresso di casa o in salotto, protetto da una teca di cristallo. Magari con un vaso di fiori davanti, colti alla rotonda di Porta Faul.
Siamo seri per piacere. Un pochino, almeno. Non si può misurare a tapiri e gabibbi lo stato di una città o, almeno, non solo. Forse funziona bene per attirare attenzione e soddisfare il “prurito scandalistico” di qualcuno, ma preferisco essere un po' più chiaro e concreto perché, evidentemente, non lo sono stato abbastanza finora.
Chiarisco immediatamente un fatto: quando ho parlato di gratuità riguardo alla posa dei fiori alla rotonda di Porta Faul, mi riferivo alla manutenzione e sostituzione degli stessi in caso di mancato attecchimento di una parte di piante, opera che rientra in quegli ormai famosi 200mila euro di appalto annuale, nel quale sono compresi gli interventi relativi a tutto il verde cittadino.
Mannaggia... magari con questa perderò il Tapiro...ma non credo, il consigliere d'opposizione è tanto generoso nei miei confronti, talmente aperto di vedute da stroncare quella libertà di pensiero e di espressione delle proprie idee di cui sembra sia unico depositario e che mi farebbe apparire come mosca bianca solo perchè esprimo un mio convincimento politico, sia pure con dei gazebi... E a guardar bene, non mi pare sia solo mio.
Poi: al grido di “più tapiri per tutti”, il Savonarola de noantri si lancia sui lavori pubblici e suggerisce un romantico “by night”. Allora: lo scrive, che sono un po' più costosi, e questo mi fa piacere, perché almeno lo sa. Ma come la mettiamo con il rispetto della quiete pubblica, di notte? E poi: prima giù legnate perché non li facciamo, poi giù legnate perché li facciamo questi lavori....Insomma, altro che oneri e onori!! Qui gli onori , se continua così , diventano quelli della cronaca...nera, ovviamente.
Comunque ribadisco: a questo punto almeno la consolazione di un Tapiro la voglio.
Anzi, chiedo all'arguto amico consigliere di proporre una apposita voce, nel bilancio comunale, per l'acquisto di qualche bancale di Tapiri. Va a finire che risparmiamo pure qualcosa... così potremmo provvedere all'acquisto di un po' di piante della tanto amata carota rossa viterbese, a sostituzione dei fiorellini di Porta Faul. Fa più folkloristico ed è pure commestibile.
Andrea Marcosano
Viterbo - Il consigliere Insogna consegna virtualmente Tapiri a Marini & co.
Siamo diventati una città da Striscia la notizia
Viterbo - 3 agosto 2010 - ore 18,30
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