Ieri alle 14 sono partito da Roma per l’inizio di una “spolverata” sulla città. Arrivo all’inizio della Flaminia Nuova e comincia l’odissea.

Dopo circa tre ore riesco ad arrivare allo svincolo della Cassia Bis sul Raccordo. Si procede a lumaca, magari le lumache sarebbero andate più veloci, e alle 20 si arriva all’altezza delle Rughe.

Qui blocco totale: si attende uno spazzaneve, sono passate 6 ore dalla mia partenza e ho fatto circa 20 chilometri.

Alle 21 arriva il fatidico spazzaneve che con molte difficoltà create dalla moltitudine di mezzi bloccati riesce a pulire la strada dalla neve che nel frattempo era stata pulita dalla pioggia.

Forse al posto dello spazzaneve sarebbe stato più indicato uno spargisale visto che la strada era completamente ghiacciata.

Alle 23,30 finalmente arrivo a Viterbo: 9 ore e mezza per fare 80 chilometri.

Faccio una domanda alle nostre istituzioni: perché dato la spolverata annunciata da giorni qualcuno non ha pensato di mettere dei sacchi di sale lungo i tratti a rischio in modo da utilizzarli all’occorrenza? Gli operatori Anas dove erano fino alle 20, ora in cui si è visto il primo spazzaneve? La spolverata è iniziata verso le 12,30.

Ci sarebbero altre domande da fare al nostro governo, ma noi poveri cittadini non veniamo mai ascoltati perché il nostro ruolo di fronte alle istituzioni è essere sudditi e quindi non dobbiamo lamentarci se quattro fiocchi di neve bloccano un’intera nazione.

Giovanni Bizzarri

Maltempo - Intervengono i lettori dopo un giorno di ordinaria follia
Basta un po' di neve ed è il caos nella Tuscia
Viterbo - 18 dicembre 2010 - ore 3,15