- Aggredisce i poliziotti con calci e pugni, arrestato.
Nella notte tra venerdì 6 e sabato 7 agosto, un equipaggio della squadra volante, impegnato in un posto di controllo in valle Faul, ha intimato l’alt a una Wolkswagen Polo il cui conducente dapprima ha accennato a fermarsi e poi ha accelerato, sfiorando uno degli agenti.
L’auto in fuga è stata immediatamente inseguita dagli stessi agenti, con l’ausilio di una seconda volante e di una pattuglia della polizia stradale e bloccata in strada Bagni.
A bordo c'erano sei uomini: il conducente, un cittadino ucraino, tre cittadini rumeni e due moldavi, tutti in evidente stato di ubriachezza.
Tutti gli occupanti del veicolo, all’atto dell’identificazione, hanno opposto resistenza agli agenti, tentando di sottrarsi al controllo.
Particolarmente violenta la reazione del conducente, che ha colpito a calci e pugni alcuni degli agenti, tre dei quali sono finiti in ospedale con prognosi di una settimana.
L’immediata perquisizione sul posto, estesa anche all'auto, ha permesso di trovare un coltello e un taglierino portati in tasca da due dei sei uomini, tra cui il conducente. Quest’ultimo, palesemente ubriaco, ha rifiutato l’accertamento etilometrico, mostrando ai poliziotti una patente di guida ucraina non riconosciuta come titolo di guida in Italia.
I successivi accertamenti condotti negli uffici della Questura hanno appurato che l'uomo era titolare anche di una patente italiana, ritirata di recente perché sorpreso nuovamente alla guida in stato di ebbrezza, con conseguente sospensione emessa dal prefetto di Viterbo.
L'uomo è stato, quindi, arrestato per resistenza e lesioni a pubblico ufficiale e denunciato all’autorità giudiziaria per guida in stato di ebbrezza e porto abusivo di coltello, nonché segnalato al prefetto per la revoca della patente di guida.
Inoltre, uno dei cittadini rumeni, a seguito di rilievi segnaletici, è risultato essere, in realtà, un cittadino moldavo, colpito da provvedimento di espulsione, già arrestato nel 2008 dalla Questura di Viterbo perché inottemperante alle norme sull’immigrazione clandestina.
Il moldavo, all’atto dell’identificazione, aveva esibito una carta d’identità rumena risultata contraffatta e, pertanto, sequestrata. Era stato, quindi, denunciato, oltre che per resistenza a pubblico ufficiale, anche per false attestazioni sulla propria identità e per l’uso di documenti falsificati debitamente sequestrati.
A seguito di nulla osta dell’autorità giudiziaria, nei suoi confronti sono state avviate le procedure per il provvedimento di espulsione.
Tutti gli altri sono stati denunciati in stato di libertà per resistenza a pubblico ufficiale e contestata la sanzione amministrativa prevista per il reato di ubriachezza molesta.
L’ucraino arrestato è stato processato questa mattina e condannato a sei mesi di reclusione.
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