Riceviamo e pubblichiamo - Il centro anziani è stato chiuso.
Sabato scorso il vigile urbano, su delega orale del sindaco, si è fatto consegnare le chiavi della sede tra i fischi e le urla di protesta degli anziani.
“Da quando si è insediato il nuovo comitato di gestione del centro abbiamo trovato molta ostilità da parte dell'amministrazione comunale - dichiara Anna Di Gregorio, presidente del centro – e nonostante abbiamo cercato in tutti i modi di andare incontro alle esigenze dell'amministrazione il sindaco ha voluto chiudere l'associazione”.
La vicenda affonda le radici nella primavera scorsa. Il 21 marzo era stata convocata un'assemblea per discutere sul numero dei consiglieri che dovevano far parte del comitato di gestione: non si sa per quale motivo i cinque eletti (attraverso votazioni regolari) non andavano bene e da parte dell'amministrazione è arrivata la richiesta di inserire tutti gli undici candidati nel comitato di gestione.
Gli eletti hanno rifiutato la proposta, cercando però andare incontro alle richieste dell'amministrazione e proponendo di far entrare gli esclusi non eletti come probiviri e revisori dei conti. Tale proposta è stata però rifiutata dal sindaco che ha insistito per far entrare tutti nel comitato di gestione.
Il 23 giugno il sindaco ha invitato gli eletti in comune per comunicare che avrebbero ottenuto i fondi regionali per i centri anziani solo se avessero portato ad 11 il numero dei consiglieri, e che avrebbe tolto la sede perché quella stanza sarebbe servita alle scuole.
Però, stranamente, se i consiglieri diventano 11 la stanza alle scuole non serve più. Lo scorso 27 luglio il comitato di gestione ed il sindaco hanno incontrato il presidente provinciale dei centri anziani per decidere su come procedere ma nel frattempo, il 24 luglio, è arrivata una lettera dal primo cittadino con l'ordine di lasciare la stanza e consegnare le chiavi entro il 28 luglio con tale motivazione: “Una riqualificazione dell'attività del centro sociale e un sempre più ampio coinvolgimento degli aventi diritti e un migliore utilizzo dei locali”, nonostante il 23 marzo fosse stato consegnato un programma di attività che nessuno ha contestato. Il comitato ha quindi richiesto ed ottenuto dieci giorni di proroga, che sono scaduti sabato.
Dall'incontro con il presidente provinciale era scaturita la volontà di incontrarsi dopo 7 giorni anche con i consiglieri non eletti, ma lo scorso 4 agosto è arrivata l'ennesima lettera del sindaco dove si ribadiva l'esigenza di riconsegnare la sede del centro anziani al comune.
“Non ci meraviglia d'altronde l'atteggiamento del sindaco – aggiunge il presidente del centro diurno - che già nel 1998 come consigliere di minoranza chiedeva di conoscere i bilanci del centro anziani, ciò manifesta una mancanza di fiducia verso questa struttura che ha origini antiche”.
Il Comitato di gestione del centro anziani
|