Riceviamo e pubblichiamo - Sulla farmacia comunale a me i meriti a voi le beghe. Sembra essere proprio questo l’atteggiamento di totale distacco assunto dal sindaco Franco Vita nei confronti di uno dei temi che lo hanno visto in prima linea negli ultimi sei anni, amministrativamente e politicamente parlando.
E’ sì, è proprio così. Nonostante la ferita bruci molto infatti, sono i fatti a parlare.
Quando a gennaio 2010 il sindaco annunciò pubblicamente il cambio del consiglio di amministrazione non sollevò mai alcun dubbio né argomentazione che potesse presagire qualche anomalia rispetto ai bilanci della Pharmanepi. Parlò piuttosto di una caduta delle cariche naturale che aveva portato la nuova amministrazione a nominare gli organi di rappresentanza per il nuovo quinquennio. Nulla di irregolare dunque.
Ma oggi invece non è più così, e le solite mosse del sindaco Vita vengono fuori in tutte le loro forme.
Mentre a gennaio infatti Vita presentava ai cittadini la sua decisione di cambiare il consiglio d’amministrazione solo perché previsto dalla legge, oggi ha cambiato la sua versione dei fatti, e ci dice invece che lui aveva dei sospetti e che per questo ritenne opportuno nominare, a partire dal 1.1.2010 due nuovi membri del Cda di competenza comunale nelle persone dell’avvocato Marco Cupelloni e del dottor Alessandro Palumbo, in sostituzione del dottor Franco Cupelloni e del ragioniere Fabio Martani.
Ma a questo punto la domanda sorge spontanea. Chi aveva nominato il vecchio consiglio d’amministrazione del quale, evidentemente Vita non si fidava più? Ovviamente lo stesso sindaco Vita, al suo primo mandato, che senza esitazione nel 2004 aveva riconfermato coloro che avevano il compito di relazionare il primo cittadino circa l’andamento della società.
Ma a questa sfiducia non accennò mai, fino a quando l’ingranaggio si bloccò. Forse perché sono saltate vecchie alleanze politiche? Eppure sembra davvero singolare che con una carriera amministrativa ventennale il sindaco Vita per ben cinque anni non si sia mai reso conto di quello che accadeva, e soprattutto dei bassi profitti ottenuti da una farmacia che oggi ha un giro d’affari di oltre due milioni di euro l’anno.
Tanto che a mezzo stampa il primo cittadino più volte arrivò a dire che, cito testualmente una dichiarazione rilasciata in occasione del cambio del Cda (21 gennaio 2010), “la farmacia fino ad oggi ha mostrato ottimi risultati.
Ha sempre chiuso in attivo, e quindi ci auguriamo che anche nei prossimi anni si continui in questa direzione” sapeva delle varie spese che abbassavano gli utili mentre dichiarava questo alla stampa? Rispondo io? Certo che lo sapeva.
Per chiudere, è inutile che il sindaco rivolga attacchi sulla mia persona senza delle tangibili motivazioni politiche, con lo scopo di delegittimare il ruolo che i nepesini mi hanno dato, cioè fare il consigliere di opposizione.
E’ un fatto reale che sulla questione della Pharmanepi l’unico amministratore pubblico che aveva i mezzi per controllare e acquisire informazioni era proprio lui e nessun’altro. Se il Sindaco Vita continua a non rispondere e a scappare dalle sue responsabilità politiche e non giuridiche ( sulle quali sta indagando la Procura di Viterbo e la Corte dei Conti) , come ha fatto nell’ultimo Consiglio Comunale ( ricordo al Sindaco che il regolamento comunale mi da il diritto di parlare in tutto 10 minuti, si risenta le registrazioni con in mano un cronometro) saremo noi ad informare i nepesini con iniziative pubbliche alle quali inviteremo il Sindaco a partecipare.
In ultimo, ringrazio il sindaco Vita che ancora mi pregia del ruolo di segretario politico del Partito Democratico di Nepi, ma lo informo ( ed è strano che non lo sapesse, questo è esilarante!) che il sottoscritto si è dimesso da tale ruolo subito dopo le elezioni allo stesso tempo però, sono dispiaciuto per lui, rimango consigliere comunale eletto dai cittadini e quindi amministratore a tutti gli effetti del Comune di Nepi.
Valerio Marini
Consigliere comunale Pd
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