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Antonio Obino |
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Riceviamo e pubblichiamo - Gentile Direttore,
sottoscrivendo l’ultimo intervento del professor Mattioli dove evidenzia come “il punto è evitare di prendere l’auto” ed inoltre prendendo spunto da un fatto che mi è personalmente successo ieri sera durante l’intervallo di uno spettacolo a Valle Faul dove un gruppo di amici (tra cui un commerciante, un giornalista, un architetto) stavano valutando negativamente il fatto che i vigili urbani facevano rimuovere due auto in sosta vietata e più in generale l’atteggiamento dell’amministrazione che ha stretto le maglie al traffico selvaggio, vorrei puntualizzare alcune cose.
Il fatto che questa amministrazione stia impegnando tutte le sue energie nella riqualificazione e vivibilità della città, oramai è sotto gli occhi di tutti; dal rifacimento (a regola d’arte) delle strade e dei marciapiedi, la segnaletica, la chiusura al centro delle auto, la previsione in bilancio dei fondi per le telecamere per la ztl, i fondi per la scala mobile a Valle Faul, è tutto un divenire di iniziative ed ordinanze finalizzate a rendere più decorosa e vivibile a pedoni e turisti (e non alle macchine) la nostra città.
Che i viterbesi abbiano un rapporto “speciale” con le quattro ruote è altrettanto evidente, basta vedere la classifica del rapporto parco auto/abitanti in Italia che vede Viterbo sempre nelle prime posizioni.
La novità stà nel fatto che questa amministrazione ha deciso di cambiare dopo anni di chiacchere senza fatti; l’amministrazione ha ben chiaro che per lo sviluppo culturale della nostra amata città, occorre che tutti noi cambiamo modo di vivere ed utilizzare l’auto: non si può più pretendere di andare a prendere un aperitivo a piazza del Gesù con un suv di 5 metri parcheggiato accanto alla fontana del ‘300, non è più tempo.
Da questa convinzione discende tutta una serie di ordinanze che il Sindaco Marini e l’assessore Zucchi, in accordo con la maggioranza, hanno stilato e che prevede anche la rimozione forzata delle autovetture dove vige il divieto di sosta.
Ovviamente a questa stretta, che seguirà e si affinerà con l’istallazione dei varchi elettronici, dovrà necessariamente seguire, come minimo, anche l’ampliamento del parcheggio delle Fortezze e la scala mobile che da Valle Faul porterà a Palazzo Papale nonchè l’ampliamento delle iniziative culturali nel centro storico.
Spero che questa mia lunga disamina riesca a far comprendere meglio a tutti i cittadini la fi-losofia che guida questa amministrazione ed il suo intento finale che è quello di far splendere la nostra Viterbo ed in particolar modo il suo centro storico, che è la vera ricchezza e chiave per uno sviluppo sostenibile dell’intera città.
Antonio Obino
Consigliere delegato al Decoro urbano
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