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Marcello Meroi, presidente della Provincia di Viterbo
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- “Come spesso accade, si apre bocca senza sapere di cosa si sta parlando”.
Il presidente della Provincia di Viterbo, Marcello Maeroi, replica così al sindacalista Usb Lino Rocchi in merito alla vicenda dei lavoratori precari dell’amministrazione di via Saffi.
“Non ho disturbato l’amico e collega presidente della Provincia di Frosinone, Antonello Iannarilli – spiega Meroi –, semplicemente perché sapevo che la stabilizzazione effettuata dal suo ente non può in alcun modo riguardare le vicende di Viterbo.
Degli oltre 250 lavoratori che nei prossimi tre anni verranno stabilizzati dalla Provincia di Frosinone, infatti, 122 sono lavoratori socialmente utili, mentre gli altri sono operatori dipendenti con un contratto part time che è stato trasformato in full time. Niente a che vedere con gli interinali, come invece fatto presente da Lino Rocchi.
Per stabilizzare il personale precario dell’amministrazione provinciale – continua il presidente – servono quindi strade diverse.
Stiamo agendo con trasparenza e chiarezza estreme, per non raccontare, al contrario di altri, favole ai lavoratori: ci atterremo alle disposizioni di legge, e saremo disponibili a procedere alla regolarizzazione dei contratti laddove le norme ce lo consentiranno. Non permetteremo però forzature di alcun tipo, cercando la soluzione che sia il più possibile compatibile con le esigenze dei lavoratori e che allo stesso tempo tuteli l’amministrazione provinciale.
Forse sarebbe stato meglio – conclude il presidente – che a telefonare ai suoi colleghi sindacalisti di Frosinone fosse stato proprio Lino Rocchi, che magari sarebbe così venuto a conoscenza dell’impossibilità di paragonare la situazione ciociara con quella della Tuscia. Del resto, una telefonata allunga la vita, si sa. E spesso evita anche di fare brutte figure”.
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