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Tarquinia - In atto un nuovo progetto
All’Università Agraria si pensa al latte d'asina
Viterbo - 5 agosto 2010 - ore 16,30

- L’Università Agraria continua come da tradizione a proporre progetti innovativi e provocatori. Deliberato nell’ultima Giunta Esecutiva, l’incarico volto a rendere concreta la progettazione e lo studio per l’allevamento finalizzato alla produzione di latte d’asina a scopi medico - pediatrici.

Un progetto innovativo seguito da giovani professionisti pieni di voglia di fare e mossi da grande entusiasmo. – Commenta l’Assessore Gino Stella. Pochissime le realtà da cui trarre spunto, solo dal 1990 si è ripresa in maniera seria in Italia la produzione di latte peraltro conosciuto e diffuso già al tempo dei greci e dei romani.

Il latte d’asina è infatti per caratteristiche molto simili al latte umano – continua l’Assessore Gino Stella – Rappresenta una valida alternativa al latte materno e al latte vaccino in caso di intolleranze ed allergie alimentari del lattante. Sovente utilizzato nei reparti pediatrici di Ospedali all’avanguardia. Ulteriori forme di applicazioni sono legate alla cura della pelle, nonché per la cura dell’arteriosclerosi, nel recupero dagli infarti cardiaci, indicato anche nelle diete ipocolesterolemiche .

Una tentativo ambizioso che partendo dal nucleo presente in azienda può aprire prospettive di grande interesse legate alla biodiversità animale, coniugando il tutto con previsioni economiche confortanti. Un prodotto naturale che visto il regime biologico della nostra azienda, unitamente al pascolo brado nei boschi della Roccaccia dà garanzia di straordinaria qualità. Una sfida che può portare importanti risultati.

Questo progetto – sottolinea Stella – vuole anche essere una risposta concreta del territorio che non vuole smettere di occuparsi dei propri bambini guardando a Tarquinia come polo ospedaliero di riferimento, in cui portare un contributo innovativo e di crescita contro ogni ipotesi di dismissione.

Un allevamento in salute, un azienda florida, la ricerca costante della qualità, il richiamo alle tradizioni sono gli elementi da cui partire per portare avanti obbiettivi ancor più innovativi. Punto di arrivo un’azienda modello che sappia diversificare il proprio reddito, aggiungendo all’allevamento dei bovini e dei cavalli maremmani, nuove forme ancor più remunerative.


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