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Nepi - Interviene il consigliere comunale Valerio Marini
Farmacia comunale, aspettiamo risposte concrete
Viterbo - 5 agosto 2010 - ore 11,40

Il sindaco di Nepi Franco Vita
Riceviamo e pubblichiamo - Ora che la vicenda sulla farmacia comunale è uscita allo scoperto, è necessario che la maggioranza consiliare si assuma le proprie responsabilità.

Purtroppo questa amministrazione ormai al secondo mandato, si sta caratterizzando per una sostanziale e palpabile staticità, nonostante le tante parole scritte e dette.

La tattica è sempre la stessa, quella del sindaco Vita e della sua asservita maggioranza, che annaspano, insinuano e nascondono la verità pur di rimanere appesi alle proprie poltrone. E sulla vicenda legata alla farmacia comunale non sono da meno. Non vogliono fare chiarezza.

Innanzi tutto, devo sottolineare di non esser stato io a riscontrare anomalie sul bilancio della farmacia.

D’altronde come si possono riscontrare anomalie su un bilancio che fino al 28 luglio scorso non era stato ancora approvato? (bilancio che però, guarda caso è stato però approvato un giorno prima dello scorso consiglio comunale).

La verità infatti è che le anomalie sono state riscontrate dal revisore dei conti dietro incarico del sindaco Vita, quest’ultimo rimasto come folgorato sulla via di Damasco dopo oltre vent’anni di amministrazione ininterrotta (saltando da una parte all’altra della politica), gli ultimi sei anni dei quali vissuti da protagonista. Un’esperienza tanto sbandierata, ma che gli ha impedito evidentemente di accorgersi che gli utili della farmacia erano pochi rispetto ai ricavi ottenuti dalle vendite.

Mi sembra giusto quindi, a tal proposito, consigliare al presidente della Provincia Meroi di meditare bene sulla delega di assessore provinciale al Bilancio assegnata a Franco Vita, visto che quest’ultimo, dopo ben sei anni di amministrazione, e dopo aver costantemente partecipato all’approvazione dei bilanci della Pharmanepi, non si è mai accorto fino ad ora, delle poche migliaia di euro di utili incassati dalla farmacia rispetto ai circa due milioni di euro di ricavi delle vendite.

Le responsabilità, lo ribadisco, vanno assunte.

Come si può essere così deboli da sostenere di non avere delle oggettive responsabilità politiche dal momento che si nominano i due terzi del consiglio di amministrazione della Pharmanepi e che si partecipa ogni anno all’approvazione del bilancio?

Nei verbali dei bilanci dal 2004 al 2008 si legge sempre, cito testualmente “al termine di un’approfondita discussione, nel corso della quale ogni singola posta del bilancio viene, unitamente alla nota integrativa, attentamente esaminata, delibera all’unanimità l’approvazione del bilancio…”.

A partecipare erano i rappresentanti della maggioranza consiliare, non quelli della minoranza. Dobbiamo forse constatare che nelle passate approvazioni di bilancio non c’era abbastanza controllo da parte della maggioranza consiliare? Se, come sostiene la maggioranza, “ora è tutto in regola”, cosa c’era di irregolare prima?

Alle mie domande poste in sede di consiglio comunale, dopo varie aggressioni verbali ricevute da alcuni nervosi componenti della maggioranza (in particolare dagli assessori Coretti e Galletti, sostenuti dal presidente del consiglio comunale, ovvero il sindaco), non è stata data risposta. Si è solo vagheggiato.

I cittadini nepesini attendono ansiosi risposte sulle vicende legate all’unica società partecipata del Comune che negli ultimi sei anni è stata amministrata da un socio privato e dall’attuale maggioranza consiliare (che nomina i consiglieri del consiglio d’amministrazione e partecipa alle assemblee dei soci), non certamente dalla minoranza.

Noi non possiamo prescindere dal ruolo datoci dagli elettori di controllare e vigilare; ed è ciò che stiamo facendo. Non cerchiamo visibilità, come reputa volgarmente il sindaco Vita, bensì facciamo il nostro dovere. E se il sindaco non è abituato a sostenere un contraddittorio, un normale dibattito democratico, si dimetta dalla carica che ricopre.

Per il resto esprimo totale fiducia negli organi preposti al controllo, gli unici in grado di giudicare le eventuali colpe degli amministratori della farmacia comunale. Mentre per quanto riguarda le responsabilità politiche vedo un solo colpevole, ovvero la maggioranza consiliare, guidata dall’assessore provinciale al Bilancio, che per sei anni non si è accorto di quello che stava accadendo.

Valerio Marini
Consigliere comunale Pd


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