Queste sono le parole che mi sento di esprimere come “villeggiante nonché proprietario” di un appartamento sito in via Ugolino Vivaldi, 8.

La zona del Villaggio Bianco, meglio conosciuto come case bianche Tarquinia lido, sarebbe una zona splendida se non fosse per tante disattenzioni che stagione dopo stagione l’amministrazione comunale Mazzola ha riservato a noi “proprietari” delle case.

In via “Ugolino Vivaldi” i marciapiedi sono impraticabili sia a destra che a sinistra pieni di alte erbacce con alcune discariche di materiale di risulta dai tagli e immondizia sparsa nonché, le condizioni di questi marciapiedi è disastrata un pericolo per l’incolumità dei turisti e pedoni perché costretti a camminare sulla strada.

Altro pericolo sono i “lampioni” che quando va bene sono accessi un giorno si ed uno no, con una luce che se c’è o non c’è è la stessa cosa.

Non c’è un giorno oltretutto che non si facciano contravvenzioni, ma di venire a pulire e darci una sistemata non se ne parla.

Ora basta l’amministrazione comunale deve sentirci, sono circa due stagioni che la situazione a Tarquinia Lido è “invivibile”, non è possibile essere trattati in questo modo eppure come tutti paghiamo le tasse vedi l’Ici su seconda casa che è pari al 7 per mille.

La mia vibrata protesta se non basta farà seguito ad eventuali denuncie perché in questa zona come in tante altre di Tarquinia Lido ormai è diventato impossibile villeggiare, ultima in ordine di tempo la chiusura della pineta in via Axia per via che una bambina si è fatta male perché in quella pineta regna il degrado.

A Tarquinia Lido siamo alla frutta ora basta ci sentiamo presi in giro dall’amministrazione comunale che dovrebbe garantire sia un livello di servizi minimo, sia la pulizia ed il decoro urbano.

Questa amministrazione parla tanto di rovinata immagine di Tarquinia, come da diversi anni sento ribattere ad ogni lamentale pure giusta e riscontrata, ma mi sa tanto che forse è questo modo di amministrare la città che rovina l’immagine di Tarquinia, che ritorno a ribadire adoriamo ma vogliamo che sia tenuta come si deve in modo “civile”.

Francesco Sensini