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Tarquinia - Interviene il presidente dell'Univeristà Agraria Antonelli
"Ospedale, saremo al fianco del sindaco"
Viterbo - 3 agosto 2010 - ore 17,00

Riceviamo e pubblichiamo - Sulla chiusura del reparto di Ostetricia e Ginecologia dell’Ospedale di Tarquinia pieno sostegno al Sindaco Mauro Mazzola, e alla strategia di pressione che intenderà mettere in atto a tutela del più importante degli interessi pubblici la salute.

In qualità di primo cittadino e sindaco di tutti saremo al suo fianco in questa che dovrà essere una battaglia di gente per la città, per la difesa dell’Ospedale di Tarquinia. La politica non deve inquinare questi attimi così difficili, soprattutto quella che pensa solo agli interessi di Viterbo che appare fin troppo trasversale. Di queste persone sinceramente non ci fidiamo più.

Inutili oggi proclami in cui si dice che va tutto bene e si usano forme bizantine per mascherare la chiusura di reparti strategici quasi esclusivamente nella periferia della Provincia. Come inutili appaiono petizioni dell’ultima ora da parte di chi ha vissuto la sanità solo come nomine e serbatoio elettorale.

Occorre maggior rispetto per i territori. In campagna elettorale i cittadini sono stati rassicurati ed ingannati, i reparti oggi sotto assedio sono fondamentali per una Città in crescita come Tarquinia e rappresentano, numeri alla mano, un’elite da difendere. Smembrare ciò che funziona equivale ad annunciare la chiusura dell’Ospedale di Tarquinia.

Mauro Mazzola ha dimostrato di non fare sconti a nessuno e superare le appartenenze politiche nell’interesse della Città per questo sarò al Consiglio Comunale aperto da lui convocato. Mi domando dove siano finite le cassandre che in prossimità della campagna elettorale tuonavano dalle pagine dei giornali, creando allarmismi, da tribunali, sindacati e para associazioni, davanti ha quanto sta accadendo silenzi sospetti figli o della distrazione o della disciplina di appartenenza.

Anche un solo bambino perso per l’impossibilità di intervenire tempestivamente sarebbe un prezzo troppo alto da pagare e penderebbe sulle coscienze di chi tratta la salute con la fredda logica dei numeri. Per questo lancio un appello alla Polverini come donna affinché ritorni sui suoi passi

Alessandro Antonelli presidente Università Agraria


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