Riceviamo e pubblichiamo - Sono alcuni giorni che una rappresentante del Popolo della Libertà presente come candidata alle ultime elezioni dell’Università Agraria con scarso successo, dalle pagine di quasi tutti i quotidiani del globo, sferra fendenti contro tutta l’amministrazione comunale colpevole di sbagliare praticamente sempre o quasi, su tutti i campi dove interviene.
Se non vado errato la signora in questione dovrebbe essere la stessa che dopo l’ennesima uscita critica, questa volta contro l’amministrazione dell’Agraria che aveva appena ricevuto un “discreto successo elettorale” (60 per cento dei consensi) fu invitata a continuare a giocare con le bambole invece di lasciarsi andare a giudizi sommari e qualche volta offensivi sull’operato altrui.
Naturalmente non condivido questo simpatico ma irriverente invito, sarebbe comunque il caso che la signora in questione, si documentasse meglio prima di sparare senza alcun fondamento.
Sul problema viabilità per esempio, ha miscelato una serie di concetti alla fine dei quali non si capiva bene se voleva il centro storico chiuso o aperto, se voleva tutelare i beni e i monumenti della nostra città con una serie di provvedimenti drastici che presupponevano multe a go go, se voleva le strisce bianche o le strisce blu, se voleva riservare il centro storico ai soli residenti o al contrario farlo invadere da chicchessia, giustificando il tutto con la solita frase ad effetto basata sulla distinzione classista tra cittadini di serie A e quelli di serie B.
Sarebbe stata più credibile se ci avesse consigliato cosa fare veramente invece di parlare, già così giovane, con il solito politichese ad effetto e con la solita inutile demagogia. Non contenta e forse ingolosita da siffatta pubblicità gratuita, si è lasciata andare in un’altra affascinante crociata contro i troppi lavori inutili e grandiosi di questa megalomane amministrazione, rea di non tutelare donne, vecchi e bambini che rischiano invece ogni giorno la propria incolumità sulle nostre strade urbane.
Non entro nel merito se il tentativo di dare alla nostra collettività il teatro, la piscina o il tanto richiesto parcheggio siano da considerare opere inutili, ma quello che mi piacerebbe sapere è se la signora in questione ha parlato solo per il gusto di fare opposizione e questo rientra nel gioco delle parti e può essere umanamente capito, o se invece vive sulla luna ed è quindi all’oscuro di quello che si e’ fatto nel campo della prevenzione e sicurezza dei pedoni da tre anni a questa parte.
Marciapiedi su via 4 Novembre e via delle Croci, via delle Rose, via Filippo Turati via Aldo Moro, via Giovanni XXIII, marciapiedi e passaggi pedonali su tutta la zona che va da piazzale Europa a via Tirreno, Tagete, Volsinia ecc.ecc. e non ultimo, ma sicuramente il più importante il passaggio pedonale di via di Porta Tarquinia sono alcune delle opere che con troppa faziosità vengono definite dall’ennesima enfant prodige dell’ultima ora come inutili e superflue.
In realtà sono stati fatti così tanti interventi in questo campo che qualcuno con aria di scherno, ma di questo appellativo ne vado fiero proprio perchè ho a cuore le sorti dei miei concittadini, mi chiama l’assessore dei passaggi pedonali e dei marciapiedi.
Posso mai credere che la signora in questione è l’unica che non se ne sia ancora accorta? L’unico dubbio è se ho fatto bene a risponderle, perché ora i miei concittadini saranno costretti a subirsi la replica della replica, ma quando è troppo è troppo e le falsità qualche vota debbono essere smascherate altrimenti la politica diventa ancora meno credibile di quanto poco già lo sia.
Se poi voleva veramente mettere in evidenza che alcuni attraversamenti davanti ad alcuni “esercizi commerciali” di via 4 Novembre necessitano di manutenzione, sono d’accordo con lei e abbiamo per questo già incaricato, una ditta che quanto prima provvederà al rifacimento delle strisce pedonali in questione.
Un’ultima considerazione: nel leggere i continui attacchi che giovani rampanti come lei stanno facendo quotidianamente all’indirizzo dell’amministrazione e constatandone l’estrema superficialità ed inconsistenza, (a proposito quello sulla panatara è da annali del giornalismo) molte volte ho la nostalgia di vecchi volponi della politica che perlomeno quando aprivano bocca lo facevano con costrutto e sapienza.
Anselmo Ranucci
Assessore ai Lavori Pubblici
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