- Una voce assoluta. Una facilità di affrontare qualsiasi tono assoluta. La bellezza che arriva all'orecchio, come una carezza.
Antonella Ruggiero, ieri sera a Montefiascone, ha chiuso l'Est film festival e aperto il JazzUp festival, con un repertorio fatto di magia del passato.
Fatto in particolare di una serie di famosissime canzoni italiane in voga tra le due guerre. Un vero e proprio progetto di riproposta musicale: “Souvenir d’Italie”.
La voce della Ruggiero si è modulata e messa alla prova fino allo spasimo per ridare vita a canzoni come: Parlami d'amore Mariù, Ti parlerò d'amor, Non ti scordar di me, L'uccellino della radio, Ma l'amore no.
Per arrivare a una irripetibile e incredibile interpretazione del Pinguino innamorato. A dirlo sembra impossibile che si possano risuscitare queste canzoni, che la stessa Ruggiero ha definito “ingenue”, ma dovevate ascoltarle e capire che l'ex voce dei Matia Bazar può tutto.
Se la voce di Mina può salire, salire, salire... quella della Ruggiero è già lì. Sempre con toni raffinatissimi e altissimi.
Chi l'avrebbe detto che un Pinguino innamorato, un po' jezzato e interpretato da una voce che passa da un acuto all'altro come in una passeggiata, potesse entusiasmare il pubblico del 2010.
Una operazione quella Ruggiero, accompagnata dal Trio jazz Paolo Di Sabatino, allo stesso tempo inusitata e di una gradevolezza imprevedibile.
Ma non basta. La Ruggiero sembra cantare con estrema facilità le canzoni degli anni trenta e quaranta, fino a renderle di assoluta attualità, ma diventa fluida fino all'inverosimile quando interpreta i pezzi storici che la hanno resa famosa.
Non appena accenna Solo tu, il pubblico applaude e sembra entrare in un'atmosfera conosciuta e fantastica.
Poi arrivano: Stasera che sera, Vacanze Romane, Amore lontanissimo.
Alla fine del concerto la sensazione è che, se Dio volesse cantare, non potrebbe non farlo che con la voce, dolcissima e celestiale, della Ruggiero.
Una serata imperdibile quella che ha chiuso l'Est film festival. Se non c'eravate peggio per voi. Perché la Ruggiero è fantastica quando la ascoltate dai suoi cd, ma dal vivo si approssima al divino. Senza nessuna incertezza e con una voce che nessuno strumento elettronico potrà mai riprodurre.
|