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Il sindaco Angelelli durante il consiglio straordinario all'Andosilla |
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Padre Michele |
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Giuseppe Parroncini |
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Miranda Perinelli |
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Molti i civitonici che hanno assistito al consiglio straordinario |
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Francesco Urbanetti |
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- "Vogliamo poter nascere e morire a Civita Castellana.
Il sindaco Angelelli esordisce così all'apertura dei lavori del consiglio comunale straordinario organizzato nel cortile dell'ospedale Andosilla.
Ad ascoltarlo centinaia di persone, non solo di Civita Castellana, ma anche dei paesi vicini, tutti interessati al problema sanità e spaventati dalla possibile chiusura dell'ospedale annunciata dal governatore del Lazio Polverini.
A dare man forte al sindaco c'erano i rappresentanti di tutte le sigle e sindacali a partire dal segretario provinciale della Cgil Miranda Perinelli, il cosigliere regionale Giuseppe Parroncini, ma anche i consigliere di minoranza del Comune di Civita Castellana, Francesco Urbanetti in rappresentanza del Pdl.
Tutti hanno ribadito che la chiusura dell'Andosilla non è affatto un modo per risparmiare, ma anzi, spingerebbe i pazienti a rivolgersi agli ospedali umbri, andando quindi ad innalzare il debito sanitario laziale.
"La Polverini - hanno dichiarato tutti coloro che sono intervenuti al dibattito - non si rende conto del danno che fa a questa provincia. L'Andosilla è un ospedale virtuoso che offre servizi eccellenti e non puà essere chiuso arbitrariamente".
Per difendere la struttura, ad ogni costo e in ogni modo, si è pensato anche a uno sciopero generale. D'accordo con l'amministrazione comunale i sindacati ne hanno proposto uno generale di tutte le attività di Civita Castellana e, probabilmente, anche un blocco stradale.
Una dimostrazione concreta e chiara che i civitonici non hanno nessuna intenzione di rinunciare al proprio ospedale.
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