Riceviamo e pubblichiamo
- Gentilissima redazione di Tusciaweb,
orrei utilizzare anche questa volta il vostro spazio, se me lo concederete, per commentare e informare cittadini e politici locali, in merito a quanto sta avvenendo nella regione Lazio, più specificatamente, sulla pontina.
Sono iniziati i lavori sulla strada pontina o statale 148 (per chi non lo sapesse, collega Roma a Latina) che, finalmente, dopo 20 anni sarà completata la nuova pontina. Costo dei lavori 2,7 miliardi di euro, provenienti da fondi privati e per il 40 % da fondi pubblici (468 milioni di euro stanziati dal cipe, altri deriveranno dallo sblocco di alcuni fondi europei, ed altri dai proventi dall'aumento dei pedaggi autostradali regionali introdotti dalla nuova finanziaria).
L'urgenza per la realizzazione di quest'opera pare deriverebbe dalle lunghe code di traffico che si formano soprattutto nel fine settimana e dall'alto numero di morti che tale strada comporta nelle attuali condizioni.
Leggendo queste cose la mia indignazione, e credo anche quella di molte altre persone, è arrivata alle stelle. Se questo risponde a verità significherebbe che per la regione Lazio esistono aree di serie A e aree di serie B o addirittura C.
I morti sono morti e su quello non si discute. Se esiste la pericolosità di un tratto stradale, quello va messo in sicurezza indipendentemente che si trovi a nord, sud , est, ovest del Lazio, ma non posso fare a meno di osservare che anche le nostre strade, in particolare la cassia, che da oltre 40 anni aspetta di essere terminata ,di morti ne provoca un numero considerevole ogni anno.
Per non parlare della Viterbo Monte romano Tarquinia, la cui sostituta denominata Orte-Civitavecchia non riesce ad essere completata da non si sa più quanti anni.
La stessa cosa vale per le code dei pendolari che, a differenza dei weekendisti della pontina, sono costretti ad accodarsi tutti i giorni per raggiungere il posto di lavoro non potendosi avvalere, come invece possono fare quelli di latina, di una linea ferroviaria decente che li porti a roma in tempi ragionevoli considerata soprattutto l'esigua distanza che separa la nostra città dalla capitale.
A fronte di certe dichiarazioni devo forse pensare che per la regione Lazio i morti e i pendolari appartengono a categorie diverse a seconda dell'area di provenienza?
Io che mi reco tutte le settimane a Roma passando per l'autostrada, posso tollerare di finanziare col mio pedaggio la pontina o la linea C della metropolitana di Roma quando ho una intera provincia, la nostra provincia, con strade rimaste pressappoco invariate dall'epoca in cui furono costruite dai romani?
Devo, dobbiamo, forse pensare che la Polverini e la sua amministrazione abbiano due pesi e due misure per amministrare la regione?
Spero che i politici locali, il comitato dei pendolari, il comitato per le vittime della strada e tutti i cittadini di Viterbo e della Tuscia prendano visione della faccenda e facciano quanto in loro potere per porre rimedio a questa vergognosa faccenda.
Ah, dimenticavo, il cipe nell'ultima seduta ha stanziato i soldi per la Pontina ma a quando i finanziamenti per l'aeroporto
Giulio Fanelli
|