Riceviamo e pubblichiamo - Nei giorni scorsi come da trentasette anni a questa parte ho trascorso un periodo di ferie a Tarquinia Lido.
Mai prima d'ora avevo visto quello che ho fotografato.
La macchia mediterranea, cioè tre pinete, due in pieno centro abitato via Osus, via Duilio e via della Prora e una privata un poco più defilata, via Pirgi subito dietro un noto albergo del litorale, completamente invase dai rifiuti nella più completa indifferenza.
Sacchi della spazzatura, bottiglie di ogni genere, buste, scarti di lavori edili e addirittura una automobile senza targhe gettata ai margini della recinzione già dalla scorsa estate.
Stiamo parlando di un luogo di mare quindi di soggiorno estivo nel mese di luglio.
Non voglio giudicare le capacità imprenditoriali di quanti lavorano nel settore del turismo perchè sicuramente si sono già attivati, voglio piuttosto far riflettere un attimo tutti coloro che si chiederanno alla fine dell'estate perché questo anno sono diminuiti gli affari.
Bene i motivi sono molteplici: uno è sicuramente quello della scarsa attenzione verso la cura di spazi comuni, come le pinete, usate come discariche a cielo aperto piuttosto che essere sfruttate e messe magari a disposizione di chi è meno fortunato e vive il mare nel fine settimana.
Credo che in queste situazioni tutti perdono, è una partita che da una parte vede l'inciviltà di quanti gettano rifiuti in terra e dall'altra la superficialità di chi per lavoro dovrebbe mantenere pulito, purtroppo però per l'ennesima volta arbitro incapace sono le amministrazioni, che spendono i soldi di tutti dimenticandosi di controllare come e se sono stati bene impiegati.
Grazie.
Andrea Bertollini
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