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Santa Rosa - L'architetto Andreas Vogler replica alle dichiarazioni del costruttore Loris Granziera
Quella fattura doveva essere pagata
Viterbo - 20 agosto 2010 - ore 2,50

L'architetto Andreas Vogler
- La fattura non è stata annullata, ma richiamata.

E' questo quanto afferma l'architetto Andreas Vogler per chiarire la sua posizione in merito ai presunti debiti della Macchina di Santa Rosa.

Vogler ha deciso di intervenire dopo le dichiarazioni del costruttore di Fiore del cielo, Loris Granziera, che, riportando la sua versione, qualche giorno fa, aveva illustrato la situazione dei pagamenti della Macchina.

Vogler ricorda una serie di date che indicano i termini di scadenza delle fatture, secondo quanto sarebbe previsto dall'accordo. La prima dell'11 settembre 2009 dell'importo di 21mila euro “da pagare entro trenta giorni, come da contratto”.

A questa seguono tre solleciti.

Quanto riportato dimostrerebbe, secondo Vogler, che non ha modificato né sostituito l'importo della somma che gli spetta. La fattura sarebbe stata, dunque, regolarmente emessa e solo per il fatto di non essere stata saldata entro i tempi previsti dal contratto avrebbe portato ai solleciti degli studi legali.

Perché, dunque, la fattura non è stata pagata nei termini previsti?”. E' questa la domanda che si fa Vogler e che l'architetto rivolge a Granziera, alla luce della documentazione riportata. “Perché ho dovuto attendere sette mesi per una sua reazione ai solleciti?”. Una replica infatti che, secondo le affermazioni di Vogler, sarebbe arrivata solo ad aprile.

A questi quesiti, l'architetto vuole risposte immediate. Punti di chiarimento però che, per Vogler, non si esauriscono qui. A essi si aggiungono riflessioni che Vogler ha maturato alla luce del montaggio della Macchina che adesso si trova a San Sisto.

“Guardando Fiore del Cielo – dice in un'altra lettera – si apprezza la bellezza delle forme e lo slancio verso l'alto. Una progettazione artistica e architettonica che - precisa Vogler - è stata fatta da me.

Il mio creditore – scrive l'architetto – non avrebbe saputo farlo, semplicemente perché, come perito tecnico, non si tratta del suo campo. Tanto meno avrebbe potuto farlo la sua ditta, la G-Engineering, che, con esperienza nella progettazione industriale, ha soltanto tradotto i miei disegni da un formato all'altro”.

E precisa. “Un lavoro di per sé lungo, ma che avrebbe potuto essere fatto da qualsiasi altra ditta”.
Inoltre sul lavoro di Granziera, Vogler aggiunge, senza peli sulla lingua. “Sa fare quello che sta facendo: mettere assieme meccanicamente dei pezzi ideati da altri, progettati da altri, e in molti casi, costruiti da altri”.

In conclusione smorza i toni, senza mai, però, allontanarsi dal nodo della questione tra ideatore e costruttore di Fiore dl Cielo: il rispetto del contratto. “Non voglio togliere nulla al mio creditore – spiega -. E anche se dovesse riuscire a prendersi meriti (e pagamenti) che non gli spettano, buon per lui.

Voglio rimanere al mio posto – conclude -. Ma il contratto deve essere rispettato e onorato anche da Granziera”.


Macchina di Santa Rosa - Loris Granziera rompe il silenzio e spiega la situazioni con i documenti alla mano e si dice pronto a dare battaglia anche sul piano legale
"Adesso parlo io!"
Viterbo - 18 agosto 2010 - ore 2,15


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