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Lettere - Carlo Mancini difende Lupo Solitario
Ma Mattioli da quale galassia proviene?
Viterbo - 1 agosto 2010 - ore 2,00

La pista ciclabile
Riceviamo e pubblichiamo - Questa è la domanda che mi sono posto leggendo la risposta dell’esimio sociologo all’articolo del buon Lupo Solitario.

Domanda che sorge spontanea alla luce di dichiarazioni del tipo “…a Viterbo c’è qualcuno che non perde occasione per criticare ogni innovazione, magari con la scusa che esistono altre priorità...”. Con la scusa?

Buche profonde 30 centimetri, il traffico perennemente congestionato, il parcheggio selvaggio che non risparmia nessuno (soprattutto i disabili e i residenti) a Lei sembrano delle scuse?

Purtroppo per noi sono una triste realtà! Spiegatemi come fa una pista ciclabile senza né capo né coda ad essere indice di “un uso civile e maturo della città” quando nel frattempo strada Bagni è al limite della praticabilità!

A mio personale e modesto avviso lo status di civilizzazione non si evince dal mero calcolo statistico delle piste ciclabili, ma dall’efficienza e dalla tempestività con le quali un’amministrazione risponde alle esigenze dei cittadini.

Purtroppo a Viterbo esistono problematiche, come quelle connesse alla viabilità e alla manutenzione stradale, irrisolte da decenni sulle quali i nostri amministratori sono latitanti.

Forse non è questione di “masochismo” come asserisce la signora Cerica, forse è più mancanza di coraggio da parte di tutti quei viterbesi che non si decidono a voltare definitivamente pagina non rinnovando più la fiducia ad un’amministrazione che tra un fiorellino nella rotonda e una pista ciclabile in mezzo al nulla, ha completamente perso di vista le vere problematiche della nostra amata Viterbo.

Carlo Mancini


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