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Angelo Russo
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Il disegno
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- Tutti i grandi sono stati bambini una volta. (Ma pochi di essi se ne ricordano).
Antoine De Saint – Exupéry – Il Piccolo Principe.
I bambini con i loro disegni esprimono, oltre a quello che vedono, soprattutto ciò che sanno e capiscono delle persone, delle cose e degli eventi.
Attraverso il disegno il bambino alimenta la propria fantasia per comporre vicende immaginate miscelandole, spesso, a sprazzi di vita reale.
Le varie forme, l’uso dei colori, possono essere indicatori di gioia, sicurezza, ma anche di paure ed angosce. Il disegno diventa una proiezione dello stato d’animo dell’autore.
Attraverso elementi fantastici il bambino è capace di esprimere e comunicare il grado di elaborazione dei temi legati alla vita quotidiana che egli conosce.
I disegni, come altre forme di comunicazione, sono una vera e propria modalità di relazione, possono dare un’immagine di se stessi e di altre persone significative: genitori, fratelli, nonni ecc. Nei disegni infantili è frequente notare delle esagerazioni di spazi che per gli adulti non hanno senso. Il giovane “artista” dei diversi aspetti della realtà coglie soltanto quelli che per lui sono importanti. Gradualmente, nel tempo, il bambino si avvicinerà ad elaborare i disegni rappresentando il mondo come viene percepito dagli adulti.
Il disegno, nell’età infantile, rappresenta un’istantanea, l’espressione di quel momento, per questo motivo non va dato un valore permanente, potrebbe trattarsi semplicemente di un umore passeggero.
Il disegno va guardato nel suo insieme, l’occupazione dello spazio nel foglio, per esempio, generalmente rappresenta il posto che il piccolo autore sente di occupare nella vita, avrà quindi una valenza diversa se lo spazio è occupato con un certo equilibrio o se, per esempio, viene disegnato, in modo continuativo, solo un piccolo angoletto del foglio a disposizione, indicatore di timidezza e insicurezza.
Un disegno molto colorato è un segnale da cogliere positivamente. Ci sono alcuni luoghi comuni correlati al rosso e al nero che rimandano a violenza, negatività, inquietudine. In realtà il rosso è quasi sempre il colore preferito dei bambini che con la stessa frequenza utilizzano anche il nero. Non sono tratti da giudicare necessariamente negativi.
Alcune indicazioni importanti possono venire dal disegno di animali: possono indicare come il bambino percepisce se stesso oppure la sua famiglia. A seconda degli animali disegnati comunica alcuni aspetti caratteriali quali sensibilità, aggressività o tenerezza.
E’ ulteriormente importante valutare la grandezza dei personaggi rappresentati guardandoli nel contesto dell’immagine rappresentata. Un campanellino d’allarme che può indicare un disturbo è quando i disegni del bambino sono ripetuti in modo ossessivo senza un’evoluzione (sempre gli stessi personaggi, gli stessi mostri, ripetuti ad oltranza).
Attraverso l’evoluzione dei disegni, è possibile seguire la maturazione del pensiero in tutto l’arco evolutivo. Cercare di capire, e avventurarsi nell’interpretazione del disegno del proprio figlio, potrebbe essere un modo per capirlo meglio ed aiutarlo nella crescita.
E’ importante, inoltre, non costringere “l’artista in erba” ad eseguire i suoi lavori entro schemi troppo tradizionali. Per attivare la sua creatività occorre prestargli un’assistenza quasi metodologica, non si dovrà mai fargli mancare fogli, matite, pennarelli e pastelli a cera. Qualunque cosa il bambino produca non va mai sottovalutata e criticata, poiché l’adulto non sempre conosce la chiave per entrare nel fantastico mondo infantile.
Un consiglio: dare importanza ai disegni di vostro figlio appendendoli nella sua stanza o in altro luogo adatto.
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