Riceviamo e pubblichiamo - Nell’ultimo consiglio comunale di Ronciglione, considerate le vicende che riguardano la sanità viterbese ed in particolar modo l’ospedale di Ronciglione, il capogruppo del Pd Alessandro Giovagnoli ha portato la seguente proposta da mettere in votazione:
Nel piano di interventi per la riorganizzazione dell’offerta sanitaria presentato dal presidente della Regione Lazio è prevista la chiusura delle attività per acuti a Ronciglione e Montefiascone e l’accorpamento della Asl di Viterbo in una macroarea insieme a Rieti, al bacino nord di Roma, al policlinico Gemelli, al San Filippo Neri ed al Sant’Andrea sono misure che decretano una forte penalizzazione alla sanità pubblica viterbese.
Attualmente gli ospedali della Provincia di Viterbo, con una dotazione di posti letto per acuti pari a 1,8 per mille abitanti (al di sotto dello standard regionale del 3,3 per mille definito dal Piano dei fabbisogni assistenziali della Regione Lazio) sono in forte sofferenza: le corsie della Medicina e dell’Ortopedia di Belcolle sono piene di letti in appoggio sui corridoi.
Chiudere la Geriatria di Montefiascone significa appesantire ulteriormente una condizione di sovraffollamento quotidiano. E’ altrettanto sbagliato pensare di disattivare la Day Surgery a Ronciglione, che svolge una preziosa funzione di filtro e permette di impegnare in attività chirurgiche di maggiore complessità le Sale Operatorie di Belcolle.
Chiudere Ronciglione significa allungare i tempi di attesa per i cittadini, promuovendo il ricorso ad altre strutture sanitarie, spesso fuori Regione, con il conseguente aggravio di spesa.
Chiudere gli ospedali non vuol dire eliminare gli sprechi! In questo caso la riduzione dell’offerta può trasformarsi in un aumento della mobilità passiva, la voce di costo che incide pesantemente sui bilanci della Regione e dei cittadini.
Il Piano proposto è frutto di un disegno romanocentrico, elaborato a tavolino per garantire gli ospedali pubblici e privati della Capitale, a tutto svantaggio delle provincie. Infatti la macro area di riferimento, nella quale dovrebbe confluire la ASL di Viterbo, non prelude a nulla di buono: la media posti letto/abitanti verrà calcolata sul nuovo bacino di riferimento, dove pesa la disponibilità offerta dagli ospedali romani.
E’ un Piano che non rappresenta questi territori e le aspettative di chi ci vive.
Per questi motivi il consiglio comunale di Ronciglione esprime la propria contrarietà al Piano di interventi per la Riorganizzazione dell’Offerta Sanitaria presentato dal Presidente della Regione Lazio e chiede che tale piano venga rivisto in un ottica di garanzia alla salute ed alla parità di trattamento per i cittadini di questa Provincia.
Il risultato della votazione è stato il seguente: 4 voti a favore, Pd e Sel e 11 contrari, Pdl. A coloro che leggono lasciamo le valutazioni del caso.
Circolo Pd Ronciglione
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