Viterbo, come ogni anno e come ogni città d'Italia, si svuota per il giorno di Ferragosto.

Eppure, a ben guardare, la città ieri non era così deserta come si potrebbe immaginare.

Qualche auto parcheggiata in centro c'era e anche qualche raro passante che ha approfittato di questa insolita giornata d'estate per visitare i monumenti della città dei Papi.

La maggior parte dei viterbesi però, non c'è dubbio, erano fuori. Al lago, al mare, in campagna.

Magari la maggior parte è partita solo per qualche ora e ha fatto rientro in città in serata, ma l'assenza di traffico era davvero rilevante.

I parcheggi più gettonati, quelli in cui di solito si fatica a trovare anche un solo posticino, erano quasi deserti.

Piazza della Rocca, il Sacrario, piazza San Francesco, via Cavour e viale Raniero Capocci erano praticamente sgombre dalle auto, per non parlare degli incroci, come quello di piazzale Gramsci, di solito assediato dagli automobilisti.

I negozi erano quasi tutti chiusi. Come a dire anche se qualcuno volesse provare a uscire per una passeggiata non saprebbe neanche dove andare. E forse, magari proprio per questo motivo, scarseggiavano anche i turisti.

L'unico, temerario e insostituibile bar aperto per rifocillare i pochi passanti era quello di piazza del Comune.

Poi, al Sacrario, qualche bancarella di libri e oggetti curiosi ha reso più interessante la passeggiata di chi è restato a Viterbo frenato forse da qualche problemino economico o dal brutto tempo dei giorni scorsi.

La sera il centro si era già ripopolato forse anche grazie al concerto organizzato dal Tuscia Operafestival nel cortile di Palazzo dei Priori.

Matteo Biscetti, pianista viterbese di grande talento, si è esibito insieme a un'orchestra di giovanissimi nella splendida cornice del palazzo comunale di Viterbo.