Riceviamo e pubblichiamo - Preso atto delle pompose dichiarazioni di alcuni gestori delle cliniche private del Viterbese che informano l'opinione pubblica sui bilanci più che positivi in merito alla funzionalità e ai risultati raggiunti nell’assistenza sanitaria erogata all’utenza, non possiamo fare a meno di dire anche la nostra da un’angolatura prettamente sindacale, in un contesto regionale sicuramente più travagliato degli ultimi tempi.
Infatti, è ormai noto a tutti che viviamo una forte crisi per la sanità del Lazio, condizionata pesantemente da tagli indiscriminati, soppressione e accorpamenti di interi servizi, blocco del turn over e sospensione del rinnovo del contratto di lavoro per gli operatori.
Pertanto, appare del tutto fuori luogo e troppo incensata l’annotazione produttiva di cui si vantano alcune amministrazioni, le stesse che, in sede di “contrattazione decentrata” non solo non concedono nulla ai dipendenti per certi prestigiosi risultati raggiunti ma, al contrario, inaspriscono le condizioni di lavoro e, addirittura, mettono a pagamento la sosta nel parcheggio del presidio.
Non sappiamo quanto potrà andare avanti questa situazione di sfacciato sfruttamento delle risorse umane presenti nelle cliniche private del nostro territorio ma, come sindacato Fials, ci sentiamo in dovere di richiamare l'attenzione su un sistema datoriale fin troppo attento agli utili aziendali piuttosto che alle esigenze umane e professionali degli operatori sanitari, giunti ormai a condizioni estreme per carenze di ogni genere che portano all’effettuazione di turni massacranti e privi di ogni tutela, tanto da ipotizzare, di qui a breve, pesanti forme di lotta sindacale per la salvaguardia dei più elementari diritti dei lavoratori.
Fials - Segreteria provinciale
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