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Viterbo - Lettere - Gianna Catinozzi risponde a Renato Biscetti
Non si possono spegnere i semafori
Viterbo - 14 agosto 2010 - ore 1,30

Riceviamo e pubblichiamo - Signor Renato Biscetti sono la proprietaria sel negozio alimentari-tabaccheria che sta sulla vecchia strada Sammartinese e vorrei tanto conoscerla di persona e sapere dove lei abita.

Vorrei sapere che professione lei svolge e se si vuole candidare alle prossime amministrative come assessore al traffico di Viterbo.

Io penso che lei non abbia i figli perché se no non penserebbe di fare smorzare i semafori negli incroci delle strade.

Pensi, lei ha paragonato le strade come quelle dell'America ma non deve andare molto lontano visto che a Roma i semafori sono tutti funzionanti. Se lo immagina lei che caos sarebbe se non lo fossero?

Ha paragonato la Grotticella e la vecchia Sammartinese a mulattiere da fare a senso unico e non ha pensato agli abitanti che patirebbero disagi.

Il primo disagio sarebbe il bus della Francigena. E se una signora un vecchio o qualunque altro deve andare a Belcolle come ci arriva?

Ora che iniziano le scuola si creerebbe un disagio sia ad andare che a tornare per gli alunni.

Perché non ha pensato di suggerire di far ripulire le siepi e le erbacce della strada visto che io sono 55 anni che ho la mia attività, e prima ancora mio padre, e tutti le amministrazioni fanno solo promesse vane?

L'asfalto non sarebbe da rifare o se si transita solo a senso unico non si rovina?

Le fogne le abbiamo dovute fare a nostre spese per collegarci con il Comune.

Le tasse le paghiamo, ma siamo considerati meno di niente.

Caro signore prima di parlare si informi e non si metta in bella mostra solo per riempire le pagine di Tusciaweb.

Grazie

Gianna Catinozzi


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