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Alcune immagini delle chiazze nel lago |
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Riceviamo e pubblichiamo - Carissimo direttore di Tusciaweb,
le scrivo per chiedere dei chiarimenti approfittando dell’utile servizio svolto dal giornale di Tusciaweb e soprattutto confidando nell’intervento di chi è competente in materia di inquinamento e eventi che potrebbero mettere a rischio il nostro lago di Bolsena.
Tornata per le tanto attese vacanze sul lago, dove sono cresciuta, insieme ad altri bagnanti nelle ore di traffico più intenso di barche a motore, ho assistito in questi giorni vicini al Ferragosto, all’arrivo di una notevole quantità di olio misto ad altri liquidi, che ad occhio nudo sembravano di origine chimica.
Ora, non era la solita schiuma dovuta allo sciabordio delle acque, tra l’altro era assente moto ondoso, né si trattava di alghe...E’ da precisare che l’indagine svolta sulla sostanza che galleggiava sull’acqua prima trasparente, è stato svolto solo ad occhio nudo.
Qualora le autorità di competenza accertassero che si trattava di sostanze inquinanti, queste andrebbe ad arrecare danno all’ecosistema del Lago il quale rientra tra le aree protette come Zps, zona di protezione speciale.Consultando il sito web del Ministero dell’Ambiente, Mare e Territorio, il Lago di Bolsena rientra nella Rete Natura 2000, col codice identificativo IT 6010055, insieme alle isole Martana e Bisentina.
Il Ministro Prestigiacomo conferma questi dati nell’Allegato A in adempimento alle direttive 79/409/CE del Consiglio, del 2 aprile 1979, concernente la conservazione degli uccelli selvatici nonché alla cd Direttiva Habitat, 92/43/CE.
Queste norme dettano regole obbligatorie per gli stati membri che le hanno ratificate ormai da tempo, con la ratio di proteggere, gestire e regolare tutte le specie di uccelli viventi naturalmente allo stato selvatico nel territorio europeo,comprese le uova, i nidi e i loro habitat, e vieta ogni atto diretto a disturbarle.
La macchia di olio o di carburante, ripeto attendo conferma da chi di competenza in quanto l’esame è stato solo visivo basandosi sulla oleosità della sostanza, andrebbe a distruggere le zone di protezione che sono istituite proprio per mantenere gli habitat, ripristinare i biotopi distrutti.
Le specie che nidificano e vivono abitualmente sul lago sono numerose: svassi reali, folaghe, strolagahe, garzette, nibbio bruno, tarabusinoe martin pescatore e tante altre, indicate tra i libri rossi della Iucn come specie in pericolo di estinzione.
La mia lettera non vuole assolutamente creare falsi allarmismi, ma solo accertare una vicenda.
Pertanto confido nell’intervento di chi di competenza, e soprattutto nella sensibilità di quanti hanno le capacità di evitare il degrado ambientale a danno delle specie protette, e affinchè le generazioni future possano godere dello stupendo lago di Bolsena incontaminato.
Monia Montechiarini
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