Riceviamo e pubblichiamo il commento di Diletta Alessandrelli alla proposta del consigliere dell'Università agraria Gentili di abbattere le barriere architettoniche a Palazzo Vipereschi - Mi rammarico di come la maggioranza anche all’Università agraria stia usando ogni metodo per fare demagogia, un atteggiamento propagandistico più che di opposizione all’amministrazione regionale e provinciale.
Il consigliere Gentili si risponde da solo quando dice che la legge regionale n.74/89 non cita le Università agrarie, infatti queste non sono riconosciute a tutti gli effetti ‘enti pubblici’.
Anche il presidente Antonelli, interpellato dall’ufficio postale di Tarquinia in merito a una controversia sulla spedizione di propaganda elettorale, ha affermato che i candidati al consiglio d’amministrazione dell’Università agraria non avevano diritto a usufruire della tariffa agevolata prevista dall’art. 17 della legge 515/93.
E’ per questo motivo che l’Università agraria di Tarquinia deve pagare l’Ici al Comune. Ed è sempre per questo motivo che non ha diritto ai contributi previsti dalla legge regionale sopraccitata.
Tirare in ballo l’amministrazione regionale mi sembra un atteggiamento di pura propaganda piuttosto che di responsabile amministrazione dell’ente in cui si è stati chiamati a rappresentare i cittadini.
E’ altresì grave che il problema delle barriere architettoniche si proponga solo ora che un caso concreto l’ha reso necessario. Infatti i consigli sono pubblici e ogni cittadino può partecipare, come chi è afflitto da handicap e si è visto per anni escluso da questa possibilità.
Vorrei ricordare al consigliere Gentili, mio carissimo amico, che non molti mesi fa sui giornali locali, si leggeva della donazione di un’automobile da parte dell’Università agraria alla Croce Rossa, così come spesso si può leggere di altri tipi di donazioni pecuniarie ad associazioni sportive o di altro genere.
A questo punto mi domando per quale motivo, in tanti anni, le politiche sociali dell’ente si sono limitate a questi interventi piuttosto che a rendere la struttura di palazzo Vipereschi accessibile a tutti?
Forse un ascensore fa meno clamore di una donazione? Forse una donazione rende più voti di un ascensore?
Ai cittadini l’ardua sentenza.
Diletta Alessandrelli
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