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Tarquinia - Maxitruffa sventata dalla polizia
Sequestrati assegni e titoli per 70 milioni di euro
Viterbo - 12 agosto 2010 - ore 10,20

Riccardo Bartoli, vicequestore aggiunto della polizia di Tarquinia, mostra il materiale sequestrato
- Truffatori sorpresi in flagranza dalla polizia.

Stavano mettendo a segno una truffa da 4 milioni 300 mila euro.

Sequestrati assegni, titoli, carte di credito, per un ammontare di oltre 67 milioni di euro.

L'indagine è stata aperta dagli agenti della polizia di Tarquinia, coordinati dal vicequestore aggiunto Riccardo Bartoli.

Gli accertamenti del commissariato proseguono sotto il massimo riserbo da parte degli investigatori, con la collaborazione della guardia di finanza di Tarquinia.

Secondo le indagini C.N., 50enne toscano con vari precedenti per reati similari, accompagnato da un'avvenente ragazza russa, spacciandosi per procacciatore di affari di due grosse società immobiliari, una spagnola e una italiana, aveva avvicinato il titolare di un'attività di ristorazione sul litorale viterbese.

Da mesi era in corso la trattativa sul prezzo e le parti si erano accordate per un affare di circa 5 milioni di euro, consistente nell'acquisto dell'attività e dell'immobile.

A poche ore dalla conclusione della compravendita, la vittima ha informato gli agenti del commissariato di Tarquinia.

Alcuni elementi hanno insospettito gli investigatori, che approfondendo la questione, hanno scoperto la truffa.

La perquisizione ha dato modo di sequestrare oltre 67 milioni di euro e numerosi assegni firmati in bianco.

La donna russa è stata espulsa amministrativamente.

L'inchiesta è coordinata dalla Procura della Repubblica di Civitavecchia.


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