Riceviamo e pubblichiamo
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Traffico |
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- Non voglio ritornare alla diatriba semafori funzionanti o semafori lampeggianti.
I cittadini viterbesi avranno modo, tra poche settimane, di verificare personalmente cosa significa rimanere imbottigliati (altro che pochi minuti) in un traffico tanto più assurdo in quanto creato artificialmente dalla segnaletica luminosa tanto cara a qualcuno.
Voglio invece sommessamente parlare, molto in generale, dei sensi unici.
Non voglio citare New York, dico New York, dove avenue e street sono da anni a senso unico, ma ricordare che nella vicina Capitale d'Italia numerose strade, molto più larghe della Grotticella o di Santa Maria di Gradi, o della residua vecchia Sammartinese prima di Belcolle, sono diventate a senso unico a motivo dell'aumento esponenziale del traffico veicolare avvenuto negli ultimi lustri.
Voler insistere nel mantenere a doppio senso stradine (peraltro pittoresche) nate ai tempi delle bighe e dei carretti contadini vuol dire essere fuori dal tempo.
Non avete notato che, per mantenere il doppio senso, i marciapiedi in queste strade o non ci sono oppure sono per lunghi tratti pressoché "virtuali"?
E parliamo di zone ormai urbanizzate. Non so perché ma il pensiero mi porta alla consolare Cassia che attraversa ancora La Cura, La Botte... roba da film di Totò e Peppino, ma questo è un altro discorso.
Renato Biscetti
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