- Caffeina “sposa” il vino per eccitare, nella serata di ieri, il pubblico falisco.
Dopo il successo della quarta edizione la manifestazione guidata da Filippo Rossi e Andrea Baffo approda nel salotto della 52esima ‘Fiera del Vino di Montefiascone’.
Piazza Frigo piena e tanto interesse tra il pubblico. Davanti a Rossi, intervistato da Susanna Blatter, un tavolinetto con i nomi delle otto cantine presenti lungo il percorso enogastronomico della tradizionale fiera: Cantina di Montefiascone, Cantina Stefanoni, Azienda Vinicola Falesco, Antica Cantina Leopardi, Azienda Agricola Bortoluscio, Tenuta Casciani, Fattoria Madonna Delle Macchie, Tenuta Sant’Isidoro; e il calice dedicato alla manifestazione. Amarcord di Caffeina 2010 con un pensiero particolare rivolto all’ospite di apertura: Roberto Saviano.
Qualche passaggio sugli ospiti principali, un flashback sugli esordi del festival e una riflessione sul successo riscosso quest’anno da ‘Senza Caffeina’, la sezione dedicata ai più piccoli. Poi, occhi rivolti a Caffeina Magazine, mensile figlio di Caffeina. Carta e inchiostro per tracciare nuove mappe culturali all’insegna della misticanza. “E’ necessario incamminarsi – così Rossi - nei territori multidimensionali in cui finalmente tutti parlano a tutti.
n cui non esistono idee di riferimento, in cui le biblioteche e le idee sono condivise. […] Questo giornale è stampato ma in realtà nasce da internet. Prima ognuno aveva le sue biblioteche in casa, oggi con un click è possibile accedere a tutto. Non esiste più una biblioteca di destra o di sinistra. E’ un giornale dove tutti si parlano, di misticanza […] La militanza è obbedienza cieca e l’obbedienza non può essere un valore”.
Il messaggio, ribadito dal palco della Fiera del Vino, è chiaro: “Meglio la misticanza che la militanza”. Intanto sta per essere chiuso il secondo numero del Magazine con un pezzo che vuole fare luce sulla figura di Indro Montanelli, pezzo a firma di Federico Brusadelli. Un argomento sempre caro a Rossi che già in ‘Fascisti Immaginari’ lo affronta.
La serata di ieri si è chiusa con molte domande del pubblico, benvenuti nell’era del confronto e dello scambio di idee.
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