- Da Viterbo, a Salisburgo, al Corriere della Sera.
Il tenore viterbese Antonio Poli ha conquistato il quotidiano milanese che, l'altra mattina, gli ha dedicato ampio spazio nella pagina "Cultura e tempo libero".
Antonio, viterbese di nascita e appena 24enne, viene definito una "promessa" della lirica dal Corriere.
Insieme ad André Schuen, è l'unico italiano attualmente incluso nello Young Sisters Project, un progetto che mette insieme le doti di cantanti lirici giovanissimi come Antonio, provenienti da Usa, Ucraina, Irlanda, Germania e Uzbekistan.
Ed è proprio con questo gruppo di promettenti artisti della lirica, che Antonio è approdato al Festival di Salisburgo, una delle più importanti rassegne di opera e musica classica.
"Abbiamo la possibilità - racconta Antonio, dalle colonne del Corriere della Sera - di studiare ogni giorno con un coach i ruoli per i quali, come doppi, in caso di necessità dell'ultimo momento potremmo sostenere negli spettacoli del festival". Quelli di Antonio sono Tebaldo in Roméo et Juliette di Gounod e Don Ottavio nel Don Giovanni di Mozart.
Al quotidiano milanese, Antonio ha raccontato un po' della sua vita. Abita con i genitori, padre artigiano dell'ottone e madre responsabile di una ditta di pulizie. Ma la musica lo porta spesso fuori Viterbo. A volte, fuori dall'Italia.
La sua formazione di cantante lirico inizia a 17 anni, dopo che il padre gli regale un disco di Placido Domingo. A 18, i primi concorsi, come quello lirico di Viterbo, che lo vede primeggiare su tutti i concorrenti.
A Salisburgo, come riporta il Corriere, Antonio è arrivato grazie a un'audizione della sua agenzia. "Avevo appena vinto il Concorso Belvedere, unico italiano tra quelli in gara - dichiara al giornale milanese -. Alle selezioni eravamo 3000. Nel secondo step, a Vienna, siamo scesi a 160 e in finale eravamo in 16".
Il suo sogno nel cassetto è lavorare con Muti, Baremboim e Abbado. Ma per ora Antonio ha altri progetti: l'anno prossimo debutterà alla Fenice nel Don Giovanni e nella Traviata, da protagonista.
Il Corriere della Sera suggerisce di "preparare i brindisi alla sua carriera".
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