- «Rimaniamo fermi nel ritenere che i decreti n. 56 e n. 59 siano sbagliati, perché non tengono conto dei diritti dei cittadini e delle specificità dei territori».
Lo dichiarano i sindaci di Tarquinia e Civita Castellana Mauro Mazzola e Gianluca Angelelli, commentando l’esito della riunione del Comitato di Rappresentanza della Conferenza Locale per la Sanità di Viterbo, nella quale è stata approvata all’unanimità la richiesta di revocare o modificare il piano di riordino della sanità regionale.
«È stato un incontro positivo in cui in cui c’è stata unità di vedute – dichiara il sindaco Mazzola –. Il reparto di ostetricia e ginecologia non si tocca. Per questo motivo ho sollecitato il sindaco di Viterbo Giulio Marini a convocare entro il 25 agosto la Conferenza dei Sindaci a cui dovrà partecipare il presidente Renata Polverini. In caso contrario sono pronto a bloccare la statale Aurelia e, con me, i tanti cittadini tarquiniesi presenti oggi alla cittadella dell’Ausl.
Il punto nascite di Tarquinia rappresenta un’eccellenza del servizio sanitario viterbese e i numeri lo dimostrano». Sulla stessa lunghezza d’onda le parole del sindaco di Civita Castellana Angelelli: «Il punto nascita di Civita Castellana deve rimanere un riferimento per il bacino territoriale del distretto VT5.
Il numero di parti di quel bacino è notevolmente superiore a 500, ma si dovrebbe permettere alle partorienti di usufruire del punto nascita di Civita Castellana potenziando il servizio. Accentrare tutto su Viterbo non è la risposta adeguata alle esigenze del territorio, visto che l’ospedale di Belcolle è già superaffollato».
|