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Quando dico Ipad

6 luglio 2010
Ipad

L'Ipad

All’inizio era l’interfaccia. E l’interfaccia era presso Dio. L’interfaccia era Dio. Tutte le cose sono state fatte attraverso l’interfaccia.

Non è la prima volta che Steve Jobs rivoluziona il mondo dell’informatica. E spesso queste rivoluzioni sono nate da apparentemente inutili e piccole invenzioni. Lì per lì nessuno avrebbe detto che il concetto di finestra e il mouse avrebbero cambiato il rapporto tra l’uomo e il computer.

Chi ricorda l’Msdos non può non rammentare come il passaggio tra un sistema operativo rudimentale, che dialogava meglio con il computer che con l’uomo,  al sistema Mac fu folgorante.

Sembrava di passare da una cosa seria per addetti ai lavori a un giocattolo. Era invece il passaggio ad un altro tipo di computer. L’hardware nasceva più potente, ma in realtà concettualmente poco cambiava. Ciò che cambiava era l’interfaccia. Cioè tutto.

Ora anche l’Ipad sembra un giocattolo. “Non è che un Iphone grande”, qualcuno ha subito detto. “Non serve a nulla”,  qualche altro ha sentenziato.

Ma basta toccarlo, usarlo, accarezzarlo, per capire che con l’Ipad rivoluzionerà il rapporto con la Rete.

La mobilità, la leggibilità, il multi-touch sensibile come una cosa viva sono quelle piccole e inutili cose che rivoluzioneranno la vita in Internet.

Si apre una nuova frontiera di Internet e non solo.

Anche tutte le diatribe sullo standard per l’ebook verranno azzerate dall’Ipad.  C’è da giurarlo.

Ovviamente sono molte le cose che nell’Ipad non vanno. Non supporta flash, non c’è una usb, è, come sempre in casa Apple, un sistema piuttosto chiuso.

Ma anche il paradiso deve essere un sistema chiuso. Si tratta di vedere se è bello e morbido come l’Ipad.

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  1. 19 luglio 2010 a 9:56 | #1

    concordo al 50% con Bruno, Francamente non vedo l’ora di possedere qualcosa della mela morsicata, per me è il MAC il non-plus-ultra, e da utente windows esausto sono stanco di avere macchine che prima o poi si impantanano, e da accanito sostenitore di Linux non posso pretendere altri miracoli alla comunità che lo sviluppa. Ergo, MAC è il mio sogno, e da appassionato di design anche l’occhio verrebbe appagato.
    I-phone è stata una vera rivoluzione, pari forse a quella della prima interfaccia grafica di cui parlava Carlo. E’ il nuovo modo di “comunicare” con il dispositivo che è sensazionale. Su I-PAD, ha ragione Bruno, ed aggiungo che è partito con un po di arroganza, dettata dal successo. Spero che Jobs si ravveda e provveda alla modifica, con aggiunte di slot di memoria, porta USB e compatibilità con flash, ed una videocamera frontale. Su I-phone 4 invece sembra che l’arroganza abbia raggiunto l’apice, dando per sensazionali cose che Nokia aveva già da anni, e crando una suite di video-comunicazione ex novo e chiusa tra utenti di I-phone4, per non parlare del problema dell’antenna.

  2. 8 luglio 2010 a 14:42 | #2

    mentre leggo un libro di Richard Stallman sulla terminologia del software e sulla libertà del software, trovo il blog del direttore.. e leggo l’articolo. mi permetto di dire la mia da utente apple piuttosto facinoroso. come al solito il vecchio steve, con tutti i suoi malanni e con lo stipendio “poverino” di un solo $ (pur avendo un 500 milioni di azioni apple), ha sfornato un altro prodotto degno di nota. ho l’impressione, supportata anche da diversi commenti sul web che questa volta, l’aggeggino che i media definiranno “trendy” e i vari utenti disposti a prendere più o meno un netbook al triplo del prezzo, chiameranno “cool”, non avrà lo stesso impatto che può aver avuto l’iphone nel mondo della comunicazione mobile. intanto le limitazioni: la guerra al flash, la mancanza di compatibilità con le più comuni suite di office automation (ci sarà iwork ma non sarà come aprire un file excel nativo) e la chiusura in una nicchia da americano cablato ovunque (ma alle tariffe italiane delle varie compagnie telefoniche che a causa della differente sim si sono subito gettate sul mercato).. insomma design e tecnologia stupiscono, la compatibilità con milioni di app per iphone pure (anche se non a piena definizione) ma ne vale veramente la pena? secondo me si è lasciato ancora prendere la gola dal denaro ed è sempre molto meno libero come era ai tempi d’oro.

  3. 7 luglio 2010 a 12:21 | #3

    @stefano
    Ciò che dici mi sembra ovvio. Ma hai fatto bene a sottolinearlo. Steve Jobs non è certo l’inventore di tutto ciò che usa. Ma l’intelligenza del suo gruppo di lavoro è proprio quella di capire ciò che è innovativo…

  4. 7 luglio 2010 a 10:40 | #4

    Leggendo l’articolo sembra quasi che Jobs abbia inventato mouse e interfaccia grafica. Il primo lo dobbiamo a Douglas Engelbart, i secondo, se non ricordo male, alla Xerox. A Jobs sicuramente il merito di averli resi “popolari” facendoli uscire dai laboratori..

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